Il volume ricostruisce e ripercorre le tappe dello sviluppo dell’Ateneo svelando intrecci intensi e inaspettati, ma soprattutto un’ambizione costante: impegnarsi con metodo e passione per contribuire alla crescita della classe dirigente del Paese.
La Luiss, Ateneo privato con sede principale a Roma, è un’impresa formativa libera, aperta al cambiamento e in costante sintonia con quanto si muove nel contesto economico, politico e sociale, nazionale e internazionale.
Strettamente legata all’imprenditoria italiana, che grazie alla sua espressione associativa più importante – Confindustria – negli anni ’70 e ’80 ne ha prima incrociato il cammino e poi favorito il successo, la Luiss affonda le sue radici in un passato più lontano che non va dimenticato. È infatti a partire dal movimento Pro Deo degli anni ’30 e per iniziativa dell’eclettico frate belga Felix Morlion che l’Università prende corpo a Roma, ricevendo il 5 maggio del 1966 il riconoscimento ufficiale dello Stato Italiano.
Le vicende che trasformano l’Università Pro Deo nella moderna Luiss che tutti conosciamo si snodano nei 9 capitoli del volume come un susseguirsi di fatti, persone, idee, passioni e sentimenti, la cui applicazione ai problemi e alle speranze della formazione d’eccellenza hanno creato un unicum nel panorama italiano.
Ad accompagnare il lettore attraverso le 312 pagine, illustrate con oltre 200 immagini storiche in bianco e nero, sono le 25 interviste a personaggi di rilievo che hanno contribuito alla crescita dell’Ateneo, a docenti che vi hanno insegnato e a studenti che vi hanno svolto gli studi. Tra i principali, i Past President Luca Cordero di Montezemolo e Luigi Abete oppure gli Alumni Elisabetta Belloni, Giovanni Floris e Giampiero Massolo.